Memoriali sovietici a Berlino in ricordo dei militari dell'Armata Rossa deceduti nella Battaglia di Berlino alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

I memoriali sovietici a Berlino: Treptow, Pankow e Tiergarten.

Scopri i memoriali sovietici di Berlino, un documento indelebile architettonico ed ideologico della vittoria dell’Unione Sovietica nella Seconda Guerra Mondiale e una delle cose da vedere a Berlino assolutamente. Vieni a scoprire con noi di GUIDEinTOUR i luoghi della Storia lungo le strade di Berlino!

La Battaglia di Berlino e la resa della Germania

Berlino altro non è che un libro di storia del Novecento a cielo aperto: basta percorrere le vie di questa città per rendersene conto.

Accanto a una modernità ruggente e alla cicatrice del Muro, alcuni degli edifici non andati distrutti portano ancora su di essi i segni indelebili della Seconda Guerra Mondiale.

A partire già dal 1940, ma in maniera più insistente e regolare a seguito dello Sbarco in Normandia avvenuto il 6 giugno del 1944, i bombardamenti congiunti degli Americani e degli Inglesi hanno quasi raso al suolo la capitale del Terzo Reich. In alcuni edifici, come il Reichstag o il Gropius Bau, è possibile infatti osservare distintamente sia le bruciature causate dalle bombe incendiarie che inoltre i segni inconfondibili della Battaglia di Berlino, la battaglia conclusiva della Seconda Guerra Mondiale in Europa.

Le tracce di quegli intensissimi scontri sono ancora ben individuabili come fori nelle pareti, dovuti a colpi di fucile o di mitragliatrice o schegge di granate. Nel nostro imperdibile Free Tour di Berlino si cammina proprio al fianco delle pareti crivellate degli edifici più antichi, testimoni ancora oggi di quella tragica fase della storia dell’Europa.

La Battaglia di Berlino è stata una battaglia combattuta strada per strada, da un lato dalle forze sovietiche e dall’altro dagli ultimi avamposti dell’esercito nazista, che ha lottato fino all’ultimo per difendere la capitale tedesca e tentare d’impedirne la conquista da parte del nemico bolscevico. Essa si è svolta dalla metà dell’Aprile del 1945 fino al 2 Maggio 1945, quando Berlino, stremata dalle perdite e ridotta a un tappeto di macerie, alla fine capitola e cade in mano ai Sovietici.

Nel suo Bunker di Berlino il Führer si era già tolto la vita insieme alla compagna Eva Braun il 30 aprile, proprio nei giorni finali della Battaglia di Berlino, quando la città era ormai accerchiata e presa d’assalto dall’Armata Rossa.

La capitolazione di Berlino

La Germania invece capitolerà solamente tra l’8 e il 9 maggio 1945. Con la resa incondizionata imposta dalle forze alleate alla Germania nazista termina la Seconda Guerra Mondiale in Europa.

Il versante della Guerra nel Pacifico avrà bisogno ancora di tre mesi di combattimenti e due bombe atomiche per giungere a termine. La Battaglia di Berlino è stata dunque l’ultima battaglia della Seconda Guerra Mondiale in Europa da un punto di vista cronologico, ma è stata complessivamente anche una delle più sanguinose ed atroci di tutta la Guerra.

In poco meno di tre settimane, in efferati combattimenti casa per casa, strada per strada, sono caduti oltre 78mila soldati sovietici. Più di un milione di soldati dell’Armata Rossa si era infatti mosso a piedi dall’Unione Sovietica già dall’inizio del ’45 per raggiungere Berlino e lì estinguere definitivamente il Terzo Reich, in una guerra non di conquista ma di vendetta. La Germania Nazista aveva già infatti precedentemente invaso proprio l’Unione Sovietica con l’operazione Barbarossa, cominciata il 21 giugno 1941.

Stalin ha potuto così vantare, per quanto ad altissimi costi, la presa della capitale e la segregazione del corpo di Hitler trovato nel suo Bunker. Queste sono infatti alcune delle ragioni principali che gli hanno permesso di sedersi in una situazione di vantaggio al tavolo delle trattative tra le forze alleate vincitrici al Cecilienhof, uno dei palazzi di Potsdam più emblematici. Quelle trattative stabilirono gli enormi costi delle riparazioni di guerra alle nazioni vincitrici e soprattutto decretarono di lì a poco non solo la spartizione della Germania, ma anche la divisione e l’assoggettamento di Berlino stessa.

Ancora oggi la Federazione Russa ricorda ogni 9 maggio la fine della “Grande Guerra Patriottica”, che sancì la vittoria dell’Unione Sovietica contro il nazionalsocialismo, con un giorno di festa nazionale e con parate militari celebrative nella Piazza Rossa di Mosca.

I Memoriali Sovietici a Berlino

Affinché il traumatico ricordo dell’ultimo sussulto della Guerra non venisse dimenticato, l’Unione Sovietica ha disposto, già nell’estate del ’45, la realizzazione, in una Berlino distrutta e occupata dalle forze alleate, di ben tre cimiteri e rispettivi memoriali per i soldati sovietici caduti nella Battaglia per la liberazione della città.

Uno di questi, il primo ad essere costruito, si trova a pochi passi dalla Porta di Brandeburgo e nel Tiergarten; un secondo, il più grande in assoluto per estensione, si trova invece nel Treptower Park, nel quartiere di Alt-Treptow, a Sud-Est della città; il terzo cimitero infine, che ospita il maggior numero assoluto di caduti, si trova nel quartiere residenziale di Pankow, a Nord della città, non lontano da dove poi i principali funzionari della DDR avrebbero avuto le loro eleganti abitazioni.

In questi memoriali sono stati seppelliti la maggior parte dei soldati sovietici caduti nelle giornate sanguinose di lotta per la liberazione della capitale tedesca dal regime nazionalsocialista. I tre memoriali costituiscono inoltre un meraviglioso esempio di realismo propagandistico comunista e rappresentano dei veri e propri exclave russi in territorio tedesco: non si può ancora oggi spostare al loro interno neppure un’aiuola senza l’avallo dell’ambasciatore russo in Germania.

Il governo federale tedesco è inoltre responsabile tutt’oggi della cura e del mantenimento di questi siti della memoria. Rendere onore a tutte le vittime della Seconda Guerra Mondiale e non dimenticare mai il collasso della civiltà vissuto durante il regime dittatoriale nazionalsocialista sono elementi di vitale importanza per la Germania nel percorso di comprensione della propria tragica storia.

Il Memoriale sovietico nel Tiergarten

L'ingresso al Memoriale Sovietico del Tiergarten a Berlino.

A pochi passi dalla Porta di Brandeburgo e dal viale Unter den Linden, percorrendo la Straße des 17 Juli verso la Colonna della Vittoria, nel cuore del Tiergarten, si trova il primo memoriale sovietico eretto in città dopo fine della Guerra.

Il sito scelto dai sovietici per la costruzione di questo memoriale è stato tutt’altro che casuale, ma anzi porta con sé un forte significato simbolico. Difatti Adolf Hitler e Albert Speer, il suo fidatissimo architetto, responsabile tra l’altro della costruzione della Cancelleria del Reich così come del Bunker di Hitler, avevano individuato proprio in quel punto l’incrocio tra l’asse viario Est-Ovest e l’asse Nord-Sud della nuova Berlino che si sarebbe dovuta costruire una volta vinta la guerra.

Questo incrocio, insieme ad altri edifici magniloquenti che furono progettati ma che mai vennero realizzati, avrebbe dovuto rappresentare il cuore della nuova Weltkapital nazionalsocialista, che allora si sarebbe dovuta chiamare non più Berlino, ma “Germania”.

Questo memoriale inoltre risulta realizzato con parte dei marmi e delle pietre provenienti dalla demolizione della Cancelleria del Führer, il quartier generale del Terzo Reich che si trovava sulla Voßstraße. L’impiego di questi materiali da parte degli architetti sovietici non solo poté risolvere problemi di approvvigionamento di materie prime, ma sottolineò anche in maniera evidente e simbolica la fine del regime nazionalsocialista.

Il memoriale, voluto dal capo dell’amministrazione militare sovietica Georgy Konstantinovich Zhukov, fu progettato dall’architetto Nikolai Sergievski insieme agli scultori Lev Kerbel e Vladimir Zigal, e venne eretto sotto la supervisione dell’ingegner Grigori Kravzov.

Il memoriale fu inaugurato l’11 novembre 1945, nel giorno dell’anniversario della Rivoluzione d’Ottobre. Alla cerimonia di apertura parteciparono le rappresentanze di tutte le forze alleate vincitrici della Seconda Guerra Mondiale, ma l’atmosfera di armonia dimostrata in quell’occasione da tutte le forze alleate a Berlino finì tuttavia poco dopo, nel 1947 con l’inizio della Guerra Fredda.

Al memoriale si accede dalla Straße des 17 Juli attraverso una larga rampa di gradini, e colpisce immediatamente vedere gli armamenti originali usati dai sovietici per conquistare la città collocati lì come indelebile segno di forza nei confronti del nemico sconfitto. I due carrarmati sovietici T-34 che si trovano ai lati dell’ingresso del memoriale furono i primi due carrarmati ad entrare in città.

Dietro di loro, in prospettiva e più in alto, si trovano pure due obici impiegati nella battaglia. Alle spalle dei cannoni si erge poi dunque il memoriale vero e proprio, realizzato come un monumentale semicerchio di marmo colonnato con ampie volte squadrate. Il colonnato simboleggia i vari rami dell’Armata Rossa e la grande statua di bronzo che si erge al di sopra dello stesso raffigura un soldato sovietico nell’atto di congedarsi dai suoi compagni caduti sul campo di battaglia , aprendo la mano sinistra come stesse lasciando cadere dei fiori. Al di sotto della sua mano vengono infatti sempre lasciati dei fiori in ricordo dei caduti.

Una targa ricorda i nomi di 35 degli oltre 2000 tra soldati, generali e capitani che sono seppelliti in quest’area. Passeggiando tra i colonnati di marmo si respira il peso della storia. Ogni dettaglio, dai cannoni originali alle incisioni commemorative, dalla grande statua al grande spiazzo verde vuoto alle spalle del memoriale, racconta la fine drammatica del Terzo Reich ed esprime pienamente l’ideologia sovietica del primissimo dopoguerra.

Dal momento della sua inaugurazione fino alla cessione del memoriale alle Repubblica Federale Tedesca nel 1990, i soldati sovietici hanno sempre mantenuto qui un picchetto d’onore.

Il memoriale del Tiergarten è stato anche protagonista della Guerra Fredda perché si tratta dell’unico memoriale sovietico che si trovava in territorio di Berlino Ovest, e più precisamente nel settore di competenza britannico.

Per prevenire atti di vandalismo contro il memoriale, i soldati britannici furono responsabili della protezione e della custodia del cimitero. Infatti vi furono forti proteste proprio in questo luogo simbolico dopo che l’Unione Sovietica soppresse violentemente i moti in Ungheria del 1956. Il memoriale inoltre fu circondato ed isolato con del filo spinato subito dopo la costruzione del Muro di Berlino avvenuta nell’agosto del 1961 e reso così non più accessibile se non alle forze militari sovietiche.

Come raggiungere il Memoriale del Tiergarten

Il memoriale sovietico del Tiergarten (Sowjetisches Ehrenmal Tiergarten) si trova sulla Straße des 17. Juni, ad appena 200 metri dalla Porta di Brandeburgo ed è facilmente raggiungibile dalla fermata dei mezzi pubblici di Berlino, sia U-Bahn (U5) e che S-Bahn (S1, S2, S25, S26), Brandenburger Tor. Il nostro Free Tour termina sempre alla Porta di Brandeburgo e dunque una visita a questo memoriale può costituire una valida conclusione della guida. Il memoriale è accessibile 24 ore su 24.

Il Memoriale sovietico di Treptow

Memoriale sovietico di Treptow a Berlino.

Nel cuore del Treptower Park, un grande parco che costeggia la Sprea a Sud-Est della città, si trova il più grande per estensione dei cimiteri realizzati dai Sovietici a Berlino, cui si accede attraverso un ampio corridoio alberato, che fa in modo che il cimitero non sia visibile dalla strada.

Superato questo vasto corridoio di ingresso, delimitato da una cancellata, girando a sinistra, ci si immette nel memoriale vero e proprio e si resta immediatamente stupefatti dalla vastità, dall’ampiezza e dalla maestosità di questo luogo. Il memoriale di Treptow è stato costruito tra il 1946 e il 1949 su una superficie di circa 10 ettari di terreno nel parco di Treptow ed è stato inaugurato il 7 novembre 1949 in presenza del generale Kotikov, allora comandante delle truppe sovietiche a Berlino. I materiali utilizzati per la costruzione del memoriale includono 14.126 tonnellate di granito svedese proveniente dallo smaltimento della Cancelleria del Führer oltre che da una riserva di materiale che Hitler aveva già cominciato a mettere da parte per la costruzione degli imponenti edifici in città che sarebbe dovuta cominciare dopo la vittoria della Wehrmacht in Europa.

L’architettura monumentale di questo gigantesco cimitero è emblematica per comprendere la percezione che il regime di Stalin, vincitore del conflitto, aveva raggiunto alla fine della guerra.

Il capolavoro più rappresentativo del sentimento di vittoria è rappresentato dalla celebre statua mastodontica del soldato sovietico che regge nel suo possente braccio sinistro un bambino salvato dalla distruzione della guerra, mentre col braccio destro impugna una spada e sotto i suoi piedi si trova una svastica in frantumi. Tale statua si trova in cima ad una collinetta proprio nel cuore del complesso e ne rappresenta il centro ideologico oltre che il fuoco prospettico. Essa è disegnata in modo da assomigliare alle tombe di antichi eroi russi e costituisce un mausoleo al cui interno, ai piedi della statua, riposano oltre duecento generali e comandanti caduti in battaglia. L’imponente statua pesa oltre 70 tonnellate, è alta più di 11 metri ed è stata realizzata nella fonderia “Monumental Skulptura” di Leningrado: rappresenta il segno di vittoria dell’Unione Sovietica sul regime nazionalsocialista.

Sotto il suo sguardo fiero riposano per l’eternità oltre 7mila soldati sovietici seppelliti in tombe comuni nella vasta superficie del memoriale.

Ogni anno il 9 Maggio si svolge in questo memoriale una manifestazione celebrativa in ricordo della fine della Guerra e della vittoria dell’Unione Sovietica alla presenza di alte rappresentanze russe. Questa celebrazione vede anche sovente coinvolti molti cittadini russi che vivono a Berlino, che vengono qui a depositare un fiore alla base della statua del soldato.

Come raggiungere il Memoriale di Treptow

Il memoriale sovietico di Treptow (Sowjetisches Ehrenmal Treptow) si trova nel grande Treptower Park, un parco situato a Sud-Est della capitale tedesca a ridosso della Sprea. Il memoriale può essere raggiunto a piedi dalla fermata dalla S-Bahn Treptower Park (S8, S9, S41, S42, S45, S85), percorrendo direttamente una parte del parco. Altrimenti il memoriale si può raggiungere con le linee dell’autobus 165, 166, 265 scendendo alla fermata “Sowjetisches Ehrenmal” su Puskinallee. Il memoriale è accessibile 24 ore su 24.

Il Memoriale sovietico di Schönholzer Heide a Pankow

Memoriale sovietico di Schönholzer Heide a Pankow.

In un’ampia zona verde del quartiere residenziale di Pankow, uno dei quartieri di Berlino più a nord, nel grande parco chiamato Schönholzer Heide, si trova uno dei memoriali più emblematici presenti in città.

Realizzato tra il 1947 e 1949, il memoriale di Pankow rappresenta il cimitero più grande di soldati dell’Armata Rossa in città ed è inoltre il più grande cimitero russo al di fuori dei confini nazionali. Vi si accede da un cancello che conduce subito ad un grande spiazzo ammattonato in marmo in cui si trova una struttura di granito che funge da portale di accesso simbolico a questo luogo commemorativo.

Sullo sfondo al centro, a catturare l’occhio in questa severa prospettiva geometrica, si trovano una statua bronzea di una donna che regge sulle sue ginocchia un soldato defunto e alle sue spalle un alto e slanciato obelisco in granito. Le due pareti della grande porta realizzate in blocchi di pietra ospitano due grandi tavole bronzee con dei bassorilievi che raffigurano, rispettivamente, scene dell’avanzata sovietica in città e scene di commemorazione dei caduti.

Due grandi scritte realizzate in tedesco e in russo, che si fronteggiano nelle pareti parallele di questo ampio ingresso monumentale, invitano il visitatore, che a questo punto procede all’interno del memoriale, a togliersi il cappello per rendere memoria a coloro che persero la vita nella lotta per la libertà.

Questo grande portale di ingresso ospita poi pure, nelle pareti rivolte all’interno del memoriale, due grandi cappelle con delle citazioni di Stalin, realizzate in grandi scritte dorate in tedesco e in russo, sui valori dell’Unione Sovietica. Leggerle ci riporta immediatamente all’alba della Guerra Fredda, quando questo memoriale era stato appena costruito e ci ricorda il ruolo fondamentale svolto dall’Unione Sovietica nella lotta contro il nazismo e aiuta a comprendere gli albori della Guerra Fredda.

Oltre 13.200 tra giovani soldati, generali e alti ufficiali riposano in questo enorme memoriale realizzato in blocchi di granito che si estende su una superficie di quasi 30mila metri quadrati. I soldati caduti nella Battaglia di Berlino che è stato possibile recuperare ed identificare sono ricordati da una lapide che, in cirillico, indica il loro nome e la data di nascita e il loro grado nell’esercito.

Questi soldati sono stati sepolti in gruppi da sedici in cento aiuole sormontate da altrettante lapidi in bronzo lungo tutto il perimetro del memoriale. Altri invece, quelli che non è stato possibile riconoscere e di cui non è presente la lapide, sono stati raccolti in 16 fosse comuni realizzare come ampie aiuole, dove sono sepolti in numero di più di 50 insieme. Queste aiuole costeggiano il grande corridoio che dal cancello d’ingresso porta alla statua bronzea della donna che fiera compiange il proprio figlio morto in battaglia. Una pietà laica che rappresenta l’allegoria della grande Madre Patria Russia che compiange solennemente il proprio figlio caduto nella battaglia contro il nazismo.

Alle spalle di questa grande statua in bronzo si trova poi un obelisco di oltre 30 metri, realizzato in grandi blocchi di granito, sul cui retro è presente un epitaffio celebrativo, in tedesco e in russo, per tutti i caduti in nome della libertà.

Come raggiungere il Memoriale di Schönholzer Heide

Il memoriale sovietico di Pankow (Sowjetisches Ehrenmal Schönholzer Heide) si trova in un quartiere a Nord della città, nel grande parco di Schönholzer Heide. Il memoriale può essere raggiunto con la linea dell’autobus 155 scendendo alla fermata “Ehrenmal Schönholz”. La linea del bus 155 (direzione Fontanestr.) si può prendere facilmente dalla fermata Pankow della S-Bahn (S2, S8, S26, S85) e della U-Bahn (U2). Il memoriale è accessibile da aprile a settembre dalle 7:00 alle 19:00; da ottobre a marzo dalle 8:00 alle 16:00.

Memoriali per non dimenticare

Tra il 1939 e il 1945 la Seconda Guerra Mondiale ha causato oltre 50 milioni di vittime. L’Unione Sovietica perse oltre 22 milioni di persone, mentre tra i 6 e i 7 milioni di tedeschi caddero vittime della Guerra.

La Guerra cominciò a Berlino, la Capitale del Terzo Reich, e terminò a Berlino, almeno per quel che riguarda il versante europeo. Nei pesanti combattimenti durante gli ultimi giorni della Guerra tra l’Aprile e il Maggio 1945, oltre 78mila soldati sovietici sono caduti per liberare la capitale tedesca e i cittadini tedeschi dalla dittatura nazista.

In tutta la Germania sono sparsi oltre 500 memoriali e cimiteri sovietici, prevalentemente nello stato del Brandeburgo. Tuttavia esistono anche altri cimiteri dedicati ai soldati stranieri caduti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Nel cimitero Waldfriedhof del quartiere di Zehlendorf fu eretta nel 1953 una sezione speciale dedicata alle tombe di 1.177 soldati italiani, Internati Militari Italiani (IMI) prigionieri di guerra oppure reclusi nei campi di concentramento o costretti ai lavori forzati.

Solo a Berlino vi sono oltre 200 luoghi di sepoltura per le vittime della Guerra e del regime Nazionalsocialista, dedicati ai soldati del Commonwealth, a soldati italiani, a soldati tedeschi e ai civili vittime dei bombardamenti, ai prigionieri dei campi di concentramento vittime dei lavori forzati, come anche memoriali e monumenti dedicati alle vittime del genocidio Nazionalsocialista.

I monumenti di Berlino che raccontano questa storia, così come le attrazioni di Berlino nei luoghi simbolo dei grandi eventi del Novecento, sono tappe fondamentali per chi desidera comprendere a fondo questa pagina cruciale della storia europea.

Dove approfondire la storia della Seconda Guerra Mondiale e del nazismo a Berlino

Se desideri conoscere meglio le vicende della Seconda Guerra Mondiale e comprendere a fondo il peso che questi eventi hanno lasciato sulla città, i nostri tour di gruppo rappresentano un’occasione preziosa.

Nei nostri itinerari guidati affrontiamo con rispetto e chiarezza i temi legati al regime nazionalsocialista, alle deportazioni, alle distruzioni della guerra e alla difficile ricostruzione.

Ecco i tour in cui trattiamo questi temi:

  • Free Tour di Berlino
    Un’introduzione generale alla storia del Novecento, con tappe nei luoghi simbolo del potere hitleriano e della caduta del regime.

  • Tour “Berlino nazista e quartiere ebraico”
    Un percorso tematico dedicato all’ascesa del Terzo Reich, alle persecuzioni contro la popolazione ebraica e alla memoria della Shoah.


  • Tour al Campo di Concentramento di Sachsenhausen
    Una visita intensa e documentata a uno dei principali luoghi di detenzione e sterminio nazisti, situato appena fuori Berlino.

  • Tour Berlino comunista e il Muro
    Un itinerario attraverso i simboli della Guerra Fredda: dal confine interno alla città al Muro di Berlino, per capire come la Seconda Guerra Mondiale abbia portato alla spaccatura della capitale e del continente.

  • Tour di Potsdam
    Durante la visita agli esterni del Palazzo di Cecilienhof, raccontiamo la Conferenza del 1945 e l’inizio della divisione della Germania tra le potenze vincitrici.

Attraverso questi percorsi guidati, vogliamo offrire strumenti per capire il passato e riflettere sul presente, in compagnia di guide preparate, appassionate e capaci di rispondere alle domande dei partecipanti in modo chiaro e accessibile.

Berlino è come un grande palcoscenico della Storia, dove ogni angolo racconta un capitolo diverso. Ti invito a venire a scoprirla con le nostre visite guidate di Berlino, create per regalarti un’esperienza unica e ricca di emozioni.

Io sono Roberto, una delle guide. Chissà, magari ci conosceremo personalmente proprio in uno dei nostri fantastici tour, ti aspetto al FREE TOUR DI BERLINO per introdurti a questa fantastica città!

Per scoprire ulteriori dettagli sull’autore di questo articolo, ti invitiamo a visitare il suo profilo con un semplice clic: Roberto Caponetti.

… leggi gli altri articoli nel Blog di Berlino