La maggior parte dei turisti italiani che partecipano alle nostre visite guidate di Berlino arriva dall‘Italia in aereo.
È sicuramente suggestivo avvicinarsi alla città guardando dall’alto i tanti laghi, fiumi, prati e foreste intorno alla capitale tedesca. Il volo è sempre emozionante, e qui a Berlino la storia stessa del volo e delle strutture aeroportuali è da sempre di prim’ordine a livello mondiale.
E, come vedremo, la Berlino aeroportuale si è fatta in sette! Ma il primo omaggio va a Otto Lilienthal (1848-1896), pioniere assoluto del volo con “oggetti più pesanti dell’aria”, che condusse a Berlino gran parte dei suoi esperimenti con gli alianti, fino a trovare la morte proprio a causa di uno di essi. Oggi riposa nella capitale tedesca.
Un ricordo anche per Manfred von Richthofen (1892-1918), noto come il “Barone Rosso”, primo grande asso dell’aviazione militare. Sepolto a Berlino fino al 1975, la sua tomba monumentale è ancora ben visibile nel cimitero di Invalidenstraße.
Visitiamo allora i sette aeroporti berlinesi in ordine cronologico di edificazione, fino all’ultimo ed unico ancora oggi in servizio.
1: L’AEROPORTO DI JOHANNISTHAL (1909-1995)
Nel quartiere sud-orientale di Berlino Johannisthal, a meno di dieci chilometri dal centro della città, fu inaugurato nel settembre del 1909 il primo aeroporto di Berlino.
Divenne uno dei primi aeroporti d’Europa e la sua inaugurazione fu caratterizzata da un’atmosfera di competizione che attirò pionieri del volo da tutto il mondo. Tra questi, Melli Beese (1886-1925), la prima donna a ricevere una licenza di pilota privato in Germania, che divenne un’aviatrice di successo.
L’aeroporto di Johannisthal fu il primo a prevedere voli passeggeri, commerciali e postali. Era attrezzato anche con due hangar per dirigibili e due tribune, una coperta e una scoperta. Fu una grande attrazione per i berlinesi e i visitatori, che sostennero, con i biglietti d’ingresso, i costi operativi di un aeroporto così all’avanguardia.
Fu utilizzato durante il primo conflitto mondiale come aeroporto militare, per poi subire un lento declino fino alla chiusura definitiva nel 1995.
2: L’AEROPORTO DI STAAKEN (1916-1957)
L’aeroporto di Staaken fu costruito nell’estremo ovest della città, nell’omonimo distretto.
Fu un aeroporto di manutenzione dei dirigibili Zeppelin, e divenne il principale aeroporto di manutenzione della Deutsche Lufthansa. Era un aeroporto molto utilizzato, poiché gli aerei venivano trasportati dentro e fuori per riparazioni e revisioni.
Qui si svolsero alcuni eventi importanti, come nel 1928, con più di mezzo milione di spettatori al ritorno del dirigibile Graf Zeppelin dall’America. Nel 1936, Charles Lindbergh (1902-1974) atterrò all’aeroporto durante i Giochi Olimpici del 1936.
Staaken fu utilizzato per i voli dimostrativi con alianti, che divennero parte del programma di visualizzazione olimpica. Nel 1938, da qui il primo aereo passeggeri volò sulla rotta, di quasi 4000 miglia, Berlino-New York in più di 25 ore.
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, l’aeroporto rimase perlopiù inattivo e chiuse definitivamente nel 1957. Oggi rimangono gli hangar, la torre di controllo e i resti della sua pista.
3: L’AEROPORTO DI TEMPELHOF (1923-2008)
L’architetto britannico Sir Norman Foster, autore nel 2000 della cupola del Parlamento Tedesco, ha definito l’aeroporto di Tempelhof “la madre di tutti gli aeroporti”.
Infatti, esso aveva un’architettura iconica e innovativa, una posizione urbanistica centrale e strutture tecniche e funzionali all’avanguardia. Trovandosi tra Tempelhof e Neukölln, due quartieri di Berlino molto centrali, era veramente a pochi passi dal centro di Berlino, e fu costruito su un enorme campo precedentemente utilizzato come luogo di parate per le forze prussiane.
Anche se non nacque ufficialmente come aeroporto, qui avvennero le prime dimostrazioni di volo nel 1908, intraprese dai piloti pionieri Zipfel e Wright. Nel 1923 Tempelhof assunse un ruolo principale e il suo primo vero e proprio terminal passeggeri fu commissionato nel 1927, sostituendo una struttura temporanea.
Negli anni ’30, Tempelhof era tra gli aeroporti più trafficati del mondo. Poi, durante l’era del regime nazionalsocialista, furono intrapresi piani molto più ambiziosi per tutto il complesso, trasformandolo nell’aeroporto più grande del mondo e centro della propaganda nazista a Berlino.
L’elemento centrale è un edificio curvilineo, lungo oltre 1,2 chilometri, che contiene l’infrastruttura aeroportuale con il terminal passeggeri, l’hangar di manutenzione e tutti i servizi terrestri necessari e la torre di controllo, in un’unica struttura gigantesca! I percorsi dei passeggeri erano brevi e razionali e la maggior parte degli aerei venivano parcheggiati sotto il tetto dell’aeroporto, in modo che i passeggeri potessero ripararsi nei giorni di pioggia.
Durante la Seconda guerra mondiale, i grandi hangar dell’aeroporto furono persino utilizzati per assemblare direttamente gli aerei, utilizzando anche prigionieri dei campo di concentramento di Berlino. Dopo la fine della guerra e una breve occupazione da parte dell’Armata Rossa, l’aeroporto passò sotto il controllo degli americani, nella Berlino ormai divisa in quattro settori. Il primo volo civile dopo il conflitto atterrò qui nel maggio del 1946.
Ma gli anni più cruciali per Tempelhof furono quelli del “Blocco di Berlino“, quando i sovietici interruppero i collegamenti tra la parte occidentale della città e il resto della Germania Ovest. In assenza di una soluzione diplomatica, tra il 1948 e il 1949 gli alleati occidentali organizzarono quello che divenne noto come Luftbrücke, il “Ponte aereo di Berlino“: un’imponente operazione logistica grazie alla quale tutti i rifornimenti furono trasportati via aerea da diversi aeroporti della Germania occidentale. In totale furono effettuati 278.228 voli, con cui vennero consegnate 2.326.406 tonnellate di cibo e altre forniture, rendendo questa operazione la più grande missione umanitaria della storia.
Nel 1950, il Senato di Berlino chiese all’aeronautica statunitense di rendere Tempelhof parzialmente utilizzabile come aeroporto civile. Ne seguirono migliorie della struttura, diventando sempre più affollato e collegato al resto della Germania. Dopo la riunificazione della Germania, Tempelhof divenne estremamente popolare tra le compagnie aeree regionali. In seguito a battaglie legali e nonostante un referendum a favore di mantenere aperto l’aeroporto, Tempelhof chiuse per sempre nell’ottobre 2008.
Oggi, la maggior parte dei terreni dell’aeroporto sono aperti al pubblico, con i visitatori liberi di andare in bicicletta o camminare lungo le ex piste in quello che è diventato un parco molto frequentato. Inoltre, l’edificio del terminal ha ricevuto lo status di monumento ed una scultura e il nome della piazza ricordano il Luftbrücke.
Questo luogo storico è solo una delle tante imperdibili attrazioni di Berlino, una città che offre un mix unico di storia, cultura e modernità.
4: L’AEROPORTO DI GATOW (1935-1995)
L’aeroporto di Gatow è situato nella parte sud-occidentale di Berlino. Fu inaugurato dal III Reich nel 1935, come aeroporto militare per la Luftwaffe.
Verso la fine della Seconda guerra mondiale, l’aeroporto fu brevemente occupato dai sovietici ma, quando Berlino fu divisa in settori, questa parte della città ricadde nel territorio degli inglesi. Ebbe anche un ruolo chiave nel “Ponte aereo” del 1948-49. Da qui decollò il primo dei voli.
L’aeroporto fu consegnato alla Royal Air Force, rimanendo a tale utilizzo per quasi 50 anni. Poi fu brevemente impiegato per il servizio commerciale, collegato a un certo numero di città della Germania occidentale per un paio d’anni. Dopo il 1951, servì per le visite occasionali della famiglia reale britannica e per l’addestramento dell’equipaggio e per il diversivo occasionale quando Tegel o Tempelhof erano chiusi.
Poiché era molto vicino allo spazio aereo della Repubblica Democratica Tedesca, Gatow fu teatro di diverse coraggiose fughe di successo che coinvolsero aerei leggeri. Dopo la riunificazione della Germania, nel 1994 gli inglesi consegnarono il controllo dell’aeroporto alla Germania, e l’anno dopo venne chiuso definitivamente.
Le aree e le strutture superstiti sono utilizzate come spazio espositivo per l’interessantissimo Luftwaffenmuseum der Bundeswehr, il Museo dell’aeronautica militare tedesca, e oggi si può camminare fra gli aerei e gli elicotteri usati nel tempo dall’aeronautica militare tedesca.
Se sei un appassionato di storia e aviazione, questo museo è una tappa imperdibile tra le tante cose da fare a Berlino. La città, infatti, è un vero e proprio scrigno di tesori e i musei di Berlino che offrono un’ampia varietà di esposizioni per tutti i gusti.
5: L’AEROPORTO DI TEGEL (1948-2020)
Nel nord-ovest della città, l’aeroporto di Tegel fu costruito su quello che originariamente era un terreno di caccia e addestramento militare.
Durante gli anni del “Blocco di Berlino”, venne costruita una struttura a tempo di record. Nel giro di soli 90 giorni, furono costruiti una pista temporanea e un edificio del terminal, consentendo all’aeroporto di essere utilizzato almeno come campo di soccorso per Tempelhof e Gatow durante il ponte aereo.
L’aeroporto di Tegel rimase nel settore francese e la sua costruzione significò un passo strategico nella Berlino divisa: ciascuno dei quattro settori ora aveva un aeroporto. La prima pista vera e propria della struttura fu la più lunga d’Europa.
Nel 1960, Air France divenne la prima compagnia aerea ad operare voli di linea da Tegel, e poi nel 1964, Pan American lanciò voli per New York/JFK. Dopo la caduta del Muro di Berlino, quando le compagnie aeree di tutto il mondo poterono volare a Berlino, Tegel divenne sempre più importante e non fu solo un aeroporto pubblico, ma il luogo di atterraggio per milioni di turisti e visitatori ufficiali del governo tedesco.
L’ultima partenza commerciale è stata un volo Air France per Parigi l’8 novembre 2020. L’anno prima aveva registrato quasi 25 milioni di passeggeri.
6: L’AEROPORTO DI SCHÖNEFELD (1946-….)
Conosciuto dalla maggior parte delle persone come l’aeroporto di Berlino Est, la storia di Schönefeld è iniziata però prima.
Nell’ottobre del 1934, nacque per la fabbrica di aerei Henschel e fino alla fine della guerra, vi furono costruiti circa 14.000 aerei militari. Nell’aprile del 1945, le fabbriche di aerei furono occupate dalle truppe sovietiche durante la battaglia di Berlino.
Dopo la guerra, Schönefeld ricadde sotto l’amministrazione sovietica, aprendo ufficialmente come aeroporto nel 1946. Poiché era fuori dai confini della città, qualsiasi compagnia aerea di qualsiasi paese poteva utilizzare questo aeroporto a seconda degli accordi bilaterali. Compagnie come la olandese KLM e la norvegese SAS, hanno operato con voli a reazione fin dal 1959 e sono state tra le compagnie aeree che hanno reso Schönefeld la loro porta d’accesso a Berlino.
L’aeroporto divenne presto l’hub della Repubblica Democratica Tedesca, con un terminal a nord di due piste parallele, molto lunghe, aperte nel 1976. Nel corso degli anni, sono state aggiunte due strutture di cui una riservata solo ai passeggeri in transito da e per Berlino Ovest. Schönefeld sarà il Terminal 5 del nuovo aeroporto BER.
7: BER “WILLY BRANDT”: L’AEROPORTO DI BERLINO-BRANDENBURGO (2020-….)
L’aeroporto di Berlino BER è attualmente l’unico aeroporto internazionale della capitale e si trova a sud della città. E intitolato all’ex sindaco di Berlino ed ex cancelliere tedesco Willy Brandt. La complessa progettazione è stata curata dallo studio GMP Architekten già realizzatore di altre grandi opere berlinesi come l’aeroporto Tegel e la stazione Centrale di Berlino.
La realizzazione è stata caratterizzata da molteplici ritardi ed aumenti vertiginosi dei costi. Oltre ad eventi disastrosi come nel 2015, quando il terminal principale fu evacuato e i lavori interrotti dopo la constatazione del concreto rischio di crollo della copertura, caricata dal peso eccessivo dei condizionatori d’aria, pesanti il doppio di quelli previsti dal progetto iniziale!
La grande sala del Terminal 1 è accogliente e lo scalo è ben servito da linee ferroviarie ed autostrade, in questo articolo puoi scoprire come raggiungere il centro di Berlino dall’aeroporto.
A oggi ha una capacità di 46 milioni di passeggeri all’anno e sono previsti lavori di estensione per portare a 58 milioni di passeggeri annui entro il 2035.
Io sono Paolo Brasioli, architetto, co-titolare con Elena dello studio quattro|architectura, e guida turistica per passione.
Spero che questo articolo e i miei disegni siano stati di tuo gradimento!
Chissà, magari ci conosceremo personalmente proprio in uno dei nostri fantastici tour, ti aspetto al TOUR GRATUITO DI BERLINO per introdurti a questa fantastica città!
Per scoprire ulteriori dettagli sull’autore di questo articolo, ti invitiamo a visitare il suo profilo con un semplice clic: Paolo Brasioli.