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Persone visitando il luogo dove si trova il Bunker di Berlino dove si uccise Hitler.

Il bunker di Hitler – un luogo di Berlino che sorprende.

Il bunker di Hitler è oggi uno dei luoghi più ricercati da chi si reca a Berlino e vuole approfondire la storia della capitale tedesca durante il Terzo Reich.

Il bunker si trova nel centro della città, a pochi passi dalla Porta di Brandeburgo ed è una tappa obbligatoria del nostro Free Tour di Berlino, il tour ad offerta libera in italiano del centro storico della città.

Hitler trascorse i suoi ultimi giorni proprio in questo bunker di Berlino e qui si suicidò insieme ad Eva Braun il 30 aprile del 1945.

Nel tempo si sono moltiplicate le leggende e i miti sugli ultimi giorni del dittatore tedesco e l’ottimo film che ritrae quei momenti, La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler (2004) è stato uno dei film più visti nell’anno della sua uscita.

E’ ovvio quindi che il bunker di Hitler a Berlino sia in alto nelle lista di cosa visitare, quello che non è scontato invece è che non ci sia nulla da vedere. Vediamo di capire meglio i perché di questo equivoco.

Hitler a Berlino

Berlino divenne la capitale della Germania nazista, il cosiddetto Terzo Reich, però Hitler ebbe sempre un rapporto difficile e conflittuale con questa metropoli.

La città non era di suo gusto e Berlino, secondo i progetti megalomani del dittatore, avrebbe dovuto cambiare drasticamente sia fisionomia che nome. Doveva essere sostituita da “Germania”, la nuova capitale del Reich e simbolo del suo potere sul mondo.

Hitler infatti commissionò già dai primi mesi del suo governo vari studi sulla trasformazione della città. Alla fine i nazisti costruirono più plastici che edifici e la maggior parte del costruito è stato poi distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale.

Fra le attrazioni di Berlino che rappresentano l’architettura nazista oggi possiamo vedere l’ex Ministero dell’aviazione nazista (oggi Ministero delle Finanze) e lo Stadio Olimpico. Hitler fece erigere anche la Neue Reichskanzlei, la Nuova Cancelleria del Reich e questo ci introduce alla storia del suo bunker berlinese.

L’architetto incaricato della Nuova Cancelleria fu Albert Speer, il quale concepì la residenza ufficiale del dittatore come la rappresentazione architettonica della gloria del Führer e dell’impero nazista.

L’edificio doveva celebrare il potere del Reich e impressionare tutti i suoi visitatori; il solo ufficio del dittatore era di ben 400 mq, con soffitti di 10 metri di altezza e completamente rivestito in marmo.

Il famoso bunker venne costruito proprio nel giardino interno della Nuova Cancelleria, in modo che il dittatore potesse raggiungerlo velocemente in caso di bombardamento. Vediamo nel dettaglio come fu realizzato.

Il bunker di Hitler

Il bunker di Hitler era composto da due parti, ognuna con funzioni diverse: una era destinata al dittatore e al suo spazio personale, l’altra all’apparato burocratico.

Nel 1935/36 l’impresa Hochtief AG costruì il primo rifugio antiaereo ufficiale sotto la Festsaal, il padiglione per le feste, con uno spessore del soffitto e delle pareti di poco più di un metro. Questo rifugio, chiamato Vorbunker, fu probabilmente utilizzato da Hitler durante i primi raid aerei britannici su Berlino nell’agosto del 1940.

Dopo i primi bombardamenti su Berlino fu subito chiaro che quello spessore non era sufficiente. Hitler incaricò Albert Speer di procedere alla costruzione di una nuova ala molto più resistente e sicura da affiancare alla prima.

La costruzione del nuovo Hauptbunker (bunker principale) venne completata nell’ottobre 1944 con pareti di 3 metri e un soffitto di circa 4 metri di spessore in modo che potesse resistere alle bombe più potenti del nemico.

Il bunker era molto lussuoso per essere un rifugio antiaereo. L’entrata era abbellita da tappeti e dipinti ed era dotato di riscaldamento, elettricità e filtri per aria ed acqua in modo che la vita al suo interno fosse la più naturale e confortevole possibile.

I due bunker vennero praticamente uniti tra loro, per un totale di più di 550mq di spazio utilizzabile, e presero il nome di Führerbunker (il bunker del Führer).

La fine di Hitler

La Seconda Guerra Mondiale era alla fine, l’esercito sovietico si stava avvicinando velocemente alla capitale tedesca e Berlino si trovava sotto una raffica costante di bombardamenti. Per questo, il 16 gennaio del 1945, Adolf Hitler si trasferì definitivamente nel rifugio antiaereo della Cancelleria. Vivere in superficie era diventato ormai impossibile. 

Il dittatore nazista passò i suoi rimanenti 105 giorni di vita nel Führerbunker, cercando di coordinare la guerra in un apparente normalità quotidiana. Hitler venne raggiunto anche da Eva Braun e dal ministro della propaganda Joseph Goebbels con la moglie e i sei figli.

Il senso di claustrofobia, disfatta e sventura imminente è stato riportato da tutte le persone che lavorarono nel bunker. Anche il 20 aprile, giorno del compleanno del dittatore o il 29 aprile, quando Hitler si sposò con Eva Braun, non ci furono grandi festeggiamenti.

La segretaria personale del dittatore tedesco, Gerda Christian, fu invitata alla “colazione di nozze” dopo la cerimonia, ma se ne andò presto, dicendo che “non era stata in grado di sopportare l’atmosfera di tristezza e sconforto” presente nel bunker di Berlino.

All’indomani del matrimonio, il 30 aprile del 1945, i due novelli sposi posero fine alle loro vite dopo aver dato in pasto una pillola di cianuro a Blondi, il cane pastore tedesco del dittatore, sacrificato per avere la certezza che le capsule funzionassero veramente. La segretaria del Fuhrer, in un’intervista rilasciata molti anni dopo, ha detto che i due sarebbero stati confortati dalla velocità della morte di Blondi.

Sempre nelle stanze del bunker, il giorno seguente, si suicidarono anche Joseph Goebbels e la moglie, solo dopo aver assassinato i loro sei figli.

La dittatura nazista provocò milioni di morti con la guerra e con le sue dottrine di superiorità razziale (il campo di concentramento di Berlino è un chiaro esempio di questa barbarie). Proprio nelle stanze del bunker di Berlino venne calato il sipario su una delle pagine più tremende del XX secolo.

Dove si trova il bunker di Hitler?

La capitale tedesca è una città molto particolare, dalla storia unica e tragica ed è anche una città che risulta sfuggente ad un primo sguardo. Per questo motivo, vale sempre la pena di partecipare ad uno dei Tour guidati di Berlino in cui la guida, come se fosse un interprete, riesce a rendere la percezione della città fluida e comprensibile.

Questo risulta chiaro in luoghi come il bunker di Hitler, dalla potente carica storica e dalla complessa simbologia. Oggigiorno infatti il bunker è un “non luogo” ricco di significato.

Mi spiego meglio: della cancelleria e del bunker oggi non rimane nessuna traccia visibile! Infatti, la cancelleria nazista venne distrutta nel 1947.

Hitler aveva costruito enormi edifici in pietra per farli diventare future reliquie alla sua memoria. Per questa ragione, l’edifico venne completamente rimosso e oggi non rimane niente di visibile. Il bunker però, vista la mole delle sue pareti, non è stato però toccato durante la rimozione della Cancelleria.

Con la divisione di Berlino e la costruzione del Muro, il territorio dove si trova il Führerbunker divenne parte di Berlino Est. Solo nel 1973 la Stasi, la polizia segreta della DDR, riaprì il bunker per misurarlo, fotografarlo e poi sigillarlo nuovamente.

Altri lavori vennero fatti nel 1986 quando la DDR decise di costruire il grande complesso residenziale che è oggi visibile in tutta l’aerea. Il bunker venne sventrato per poi essere ricoperto e fungere da parcheggio del complesso abitativo.

Il bunker oggi è solo un anonimo parcheggio posto al centro di un complesso residenziale della Germania Est in Wilhelmstrasse 88. Si trova poco distante dalla fermata dei trasporti pubblici di Berlino U2 Mohrenstr. 

Il bunker di Hitler oggi

Il fatto che del bunker di Hitler oggi rimanga solo un anonimo parcheggio è fondamentale per capire come la Germania si relazioni con il suo difficile passato storico. Basti pensare che sarebbe potuto diventare un luogo di pellegrinaggio per neonazisti oppure una sorta di “Predappio tedesca”.

Il periodo nazista in Germania viene generalmente approcciato con serietà, rigore storico e un profondo esame di coscienza. Così si affrontano le brutalità delle teorie esaltate dal nazismo e del loro significato diretto sulla vita di milioni di persone che sono stati perseguitati, deportati e assassinati.

I monumenti e memoriali di Berlino dedicati alle vittime del nazismo sono una prova di quanto questo sia fondamentale per la memoria collettiva tedesca.

Le vittime hanno una grandissima rilevanza con i molti memoriali a loro dedicati. Il Memoriale agli Ebrei assassinati d’Europa si trova, ad esempio e non a caso, a pochissimi metri dal bunker di Hitler. La memoria ed i luoghi da visitare sono dedicati alle vittime provocate dal nazismo, al contrario invece, non c’è il minimo spazio per la memoria personale del dittatore

Nel nostro Tour di Berlino durante il nazismo così come nella Visita guidata al Campo di concentramento di Sachsenhausen, affrontiamo anche questi temi ripercorrendo le varie sfaccettature del nazismo e l’attuale memoria storica del popolo tedesco.

Visitare il bunker di Hitler

Anche se l’edificio è stato completamente distrutto e la maggior parte dei berlinesi non sappia dove si trovi, il bunker di Hitler è oggi una dei punti più ricercati dai visitatori. Tutto questo nonostante all’apparenza non ci sia assolutamente niente da vedere, se non qualche auto in sosta.

Quando giungiamo al bunker, durante le nostre visite guidate di Berlino, parliamo della fine di Hitler e dei miti relativi alla sua morte in un luogo aparentemente insignificante, simile a molti parcheggi trascurati e anonimi delle nostre città. 

Chi ci accompagna nel tour si sorprende sempre del fatto che ci troviamo in un parcheggio in terra battuta, dove non si sarebbero mai soffermati e mai avrebbero pensato che quello fu il centro del potere nazista.

Ma a Berlino niente è quello che sembra e forse, proprio per questo, una buona guida fa davvero la differenza per capire questa città e i suoi particolari nascosti! 

Berlino è una città chiave del Novecento, una città dalla storia complessa, tragica e affascinante.

Io sono Iacopo Buonaguidi, una delle guide di GUIDEinTOUR, sarò felice di poterti accompagnare alla scoperta di questa incredibile città e dei suoi particolari nascosti.

Per scoprire ulteriori dettagli sull’autore di questo articolo, ti invitiamo a visitare il suo profilo con un semplice clic: Iacopo Buonaguidi.

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