8 monumenti insoliti di Berlino, per scoprire la capitale tedesca fuori dai soliti percorsi.

Monumenti insoliti di Berlino: 8 luoghi da scoprire per vedere Berlino fuori dai soliti percorsi.

“Du bist verrückt mein Kind, Du musst nach Berlin, wo die Verrückten sind…” Tu sei folle, ragazzo mio, dovresti andare a Berlino, dove vivono i folli…

Così diceva il ritornello di una vecchia canzone popolare berlinese. La “follia” a cui si riferisce il testo è lo specchio del carattere anticonformista di questa capitale fuori dagli schemi, in cui anche i monumenti sono atipici e sorprendenti.

Se vuoi scoprire questi luoghi insoliti dal vivo, puoi unirti al nostro Free Tour di Berlino in italiano, il tour più amato dai viaggiatori italiani, perfetto per avere una panoramica completa della città e dei suoi segreti.

In questo articolo ti accompagniamo alla scoperta di otto monumenti insoliti e poco conosciuti, per vedere Berlino fuori dai soliti percorsi, e che svelano le tante sfaccettature – a volte bizzarre, altre commoventi – di questa città unica. Se invece vuoi scoprire anche i monumenti più famosi di Berlino, dai un’occhiata alla nostra guida completa ai monumenti di Berlino.

1. I coniglietti della Chausseestraße

Il monumento ai conigli della Chausseestraße a Berlino.

Berlino è una città inaspettata, dove spesso a rivelare poesia è ciò che a colpo d’occhio non si noterebbe. Prendiamo ad esempio la Chausseestraße, un’anonima via residenziale tra il Ministero del Servizio Federale di Intelligence e il Museo di Scienze Naturali, da anni punteggiata da interminabili cantieri. È quasi difficile immaginare che, poco più di 30 anni fa, da qua passasse il Muro di Berlino e si trovasse uno di quei “valichi di passaggio” dai quali i cittadini di Berlino Ovest potevano raggiungere i loro cari a Berlino Est.

La prima visita al di là del Muro di Berlino fu possibile solo dopo 28 mesi dalla sua costruzione e soltanto per chi aveva richiesto un lasciapassare. Attraversare il Muro era un’impresa quasi impossibile: furono almeno 140 le vittime del Muro di Berlino, la cui memoria è fondamentale per comprendere la storia della città.

Mentre per le persone il confine significava morte e disperazione, la natura si prese la sua rivincita. Tra il 1961 e il 1989 i conigli selvatici popolarono la cosiddetta “striscia della morte”, scavando tane e tunnel per passare indisturbati da una parte all’altra, perché le guardie di confine avevano l’ordine di non sparare.

Se vi capita di passare di fronte al civico 61 della Chausseestraße, ignorate i cantieri e gettate uno sguardo al marciapiede: vi sorprenderanno 120 conigli di ottone incastonati nell’asfalto che saltano, si accucciano, scavano e giocano. È il monumento che nel 1999 l’artista berlinese Karla Sachse ha installato in memoria di queste impavide creaturine, ma anche simbolicamente di chi avrebbe voluto essere libero come loro.

2. L’Exclave Steinstücken

Luoghi insoliti di Berlino: Steinstücken, l’unica exclave di Berlino Ovest abitata dentro la DDR.

Almeno 110 km del Muro che ha diviso Berlino per 28 anni circondavano il confine esterno di Berlino Ovest, separandola dal Land del Brandeburgo.

Oltre il tratto confinante con Potsdam, si trovava una curiosità geografica: un pezzetto di Berlino Ovest di circa 12,5 ettari era separato di circa un chilometro dal resto della città e circondato dalla Repubblica Democratica Tedesca e dal Muro di Berlino

Steinstücken era l’unica exclave abitata, con circa 200 residenti che si erano opposti all’annessione sovietica e venivano riforniti tramite un piccolo ponte aereo.

A differenza del celebre Ponte Aereo del 1948-49, qui i rifornimenti avvenivano tramite elicottero. Fino al 1972 anche il Generale Lucius D. Clay e i tre soldati statunitensi stazionati a Steinstücken arrivavano e partivano dal piccolo eliporto al centro dell’exclave. Con un accordo di scambio territoriale tra le due Germanie, agli abitanti venne concesso un corridoio per raggiungere Berlino Ovest.

Oggi, nell’area dell’ex eliporto, c’è un parchetto con giochi per bambini a forma di elicottero, una targa commemorativa dell’ultimo volo (29 settembre 1990) e un monumento con due pale di rotore di un elicottero Bell UH-1 Iroquois (“Huey”), reso celebre dai film Apocalypse Now e Platoon.

3. La Senefelderplatz

Momento insolito dedicato all'inventore della litografia a Berlino.

Nel cuore residenziale di Prenzlauer Berg, uno dei quartieri di Berlino più centrali e affascinanti, poco a nord di Alexanderplatz, si trova una piazzetta triangolare che custodisce una delle statue più curiose di Berlino. Su un piedistallo, un artigiano circondato dai suoi attrezzi siede assorto ad ammirare il frutto del proprio lavoro. Alla base, due putti giocosi: uno tiene uno specchietto, l’altro è chinato a scrivere qualcosa… al contrario.

Per capire cosa stia scrivendo e chi sia l’artigiano a cui è dedicato il monumento, bisogna fare un salto indietro di oltre duecento anni. Prima dell’invenzione della fotografia, la diffusione di massa di immagini, cartine geografiche e spartiti musicali era limitata dalla xilografia, che usava matrici di legno facilmente deteriorabili.

Nel 1796 un commediografo austriaco squattrinato, frustrato dall’ennesimo rifiuto di un editore, decise di stampare i propri versi da solo. Dopo mesi di esperimenti scoprì che, usando inchiostro oleoso su pietra calcarea acidificata, si poteva riprodurre infinite copie di qualsiasi immagine speculare. Era nata la litografia.

È solo sbirciando nello specchietto del putto che riusciamo a leggere il nome dell’inventore: Alois Senefelder, l’uomo che ha rivoluzionato la stampa e che oggi dà il nome a questa piazza di Prenzlauer Berg.

4. Il gorilla Bobby

Gorilla Bobby, il simbolo dello Zoo di Berlino.

Nella Berlino divisa dal Muro si sdoppiava tutto: due governi, due comuni, due reti di trasporto pubblico berlinese, due università e persino due zoo, il più antico dei quali si trova nella ex Berlino Ovest.

È lo Zoologischer Garten, servito dalla stazione omonima. Fu fondato nel 1844 dietro suggerimento dello scienziato ed esploratore Alexander von Humboldt (sì, proprio lo stesso che con il fratello dà il nome all’Università e al polo museale che visitiamo con il Tour Berlino Monumentale e Segreta).

Con le sue più di 1.300 specie animali, è lo zoo tedesco più antico ancora in funzione, nonché uno dei più visitati in Europa e una perfetta attività per le famiglie con bambini in vacanza a Berlino.

Il suo logo è un gorilla di nome Bobby. Giunto a Berlino nel 1928, quando era ancora un piccoletto di due anni e sedici chili, Bobby riuscì in poco tempo a conquistare i cuori dei berlinesi che gli dedicarono una canzone e, dopo la sua morte nel 1935, anche un monumento postumo.

Lo scultore Fritz Behn, uno dei protetti di Adolf Hitler, realizzò la scultura basandosi sulle misurazioni e sui calchi forniti dal Museo di Scienze Naturali, dove Bobby imbalsamato è tuttora conservato e rimpianto dagli affezionati berlinesi.

5. Il Capitano di Köpenick

Statua commemorativa al Capitano di Köpenick di fronte al municipio.

Una figura marziale in bronzo sembra scendere le scale del municipio di Köpenick per offrirci la mano. È Friedrich Wilhelm Voigt, calzolaio e imbroglione incorreggibile che organizzò un’improbabile truffa nella Berlino di inizio Novecento.

Procuratosi una uniforme da capitano di seconda mano da un rigattiere nel centro storico di Potsdam, il 16 ottobre 1906 Voigt riuscì a convincere quattro granatieri, un sergente e altri sei soldati semplici a seguirlo in treno fino a Köpenick, oggi un distretto nella Berlino sud-est. Lì fece imprigionare il sindaco e occupò il municipio per un’ora, obbligando il tesoriere a svuotare le casse comunali, per poi svignarsela.

Nessuno batté ciglio, perché nella Germania imperiale i sudditi del Kaiser Guglielmo II erano educati all’obbedienza cieca. Una volta scoperto e condannato a quattro anni di reclusione, Voigt divenne una sorta di eroe popolare: la sua impresa suscitò simpatia e persino il Kaiser, divertito, gli concesse la grazia.

La storia spopolò subito nei teatri internazionali. Anche in Italia uscì nel 1973 a Trieste un adattamento teatrale per la regia di Sandro Bolchi, lo stesso dei grandi sceneggiati RAI, con Renato Rascel nel ruolo del capitano truffaldino.

6. Il Fliegeberg

Il Fliegeberg, la collina del volo a Berlino.

Questo spettacolare monumento si trova lontano dal centro di Berlino, nel distretto sud di Lichterfelde, a poche centinaia di metri dal confine con il Brandeburgo.

Il parco Lilienthal in primavera è molto frequentato dagli amanti della fioritura dei ciliegi, che si specchiano nel laghetto al centro. Qui si trova una collinetta artificiale di 15 metri, il Fliegeberg, la collina del volo. Sulla sua cima un padiglione ad anello circonda un piedistallo quadrato su cui è posto un globo terrestre in bronzo, in onore di Otto Lilienthal.

Il Fliegeberg fu creato nel 1894 proprio da Lilienthal per testare i suoi alianti. Affascinato dal volo degli uccelli, tra il 1891 e il 1896 costruì decine di prototipi di velivoli, 25 dei quali brevettati, e spiccò il volo migliaia di volte, lanciandosi da palazzi e da colline come questa. Purtroppo uno di questi voli gli fu fatale e cadde da 17 metri d’altezza. Le sue ultime parole furono: «Opfer müssen gebracht werden!» (“I sacrifici devono esser fatti!”).

I suoi esperimenti, che attiravano folle di berlinesi curiosi, ispirarono i Fratelli Wright nello sviluppo dell’aviazione moderna.

7. Il Parlamento degli Alberi

Il Parlamento degli Alberi, un monumento insolito e poco conosciuto di Berlino.

Lungo il fiume Sprea, sulla sponda opposta del Reichstag, la sede del Parlamento Tedesco, e a due passi dal Museo Futurium, si trova un’oasi di verde che stacca nettamente dai modernissimi palazzi governativi circostanti.

Si tratta di un monumento contro ogni guerra e violenza ideato dall’ambientalista Ben Wagin (1930-2021) subito dopo la caduta del Muro.

È in ricordo delle vittime del Muro che, su questi oltre 2.800 m², il 9 novembre 1990 furono piantati 16 alberi dai ministri presidenti dei Länder tedeschi. Questo memoriale unisce all’elemento naturale sculture, cippi, opere d’arte e murales, e sorge proprio nella ex “striscia della morte”.

Un frammento di Muro dell’ultima generazione, dalla caratteristica forma a L, fa da sfondo alla lista dipinta con i nomi delle vittime dal 1961 al 1989.

8. Il monumento a Giordano Bruno

Il Monumento a Giordano Bruno a Potsdamer Platz.

È impossibile non notarlo: spesso durante i tour, accanto alla domanda sui tubi rosa che attraversano la città, ci sentiamo chiedere: “Ma che cos’è quella strana scultura all’uscita della stazione di Potsdamer Platz?”.

Si tratta del monumento a Giordano Bruno, uno dei grandi filosofi del Rinascimento. L’opera è stata realizzata dall’artista berlinese Alexander Polzin, scolpita in legno di abete rosso e poi fusa in bronzo.

La scultura, alta sei metri, è stata inaugurata il 2 marzo 2008 sotto il patrocinio delle ambasciate italiana e ungherese, grazie al contributo della Fondazione Giordano Bruno, del Gruppo UniCredit e della Fondazione Umanistica di Berlino.

Le forme scarne e allungate trasmettono l’idea di un uomo deriso e maltrattato, ma che, pur a testa in giù con il capo che trafigge la terra, continua a tendere gli arti al cielo, simbolo di libertà e aspirazione alla conoscenza.

Sul basamento circolare si legge una citazione incisa in quattro lingue:
«Mi par cosa ridicola il dire che extra il cielo sia nulla… non è un sol mondo, una sola terra, un solo sole: ma tanti son mondi, quante veggiamo circa di noi lampade luminose.» Il monumento vuole essere anche un memoriale per tutte le vittime del fanatismo religioso.

Scopri Berlino fuori dai soliti percorsi

Berlino è una città che sorprende sempre, anche lontano dai suoi monumenti più famosi. Questi luoghi insoliti raccontano storie che mescolano poesia, storia e curiosità, offrendo uno sguardo diverso sulla capitale tedesca.

Se vuoi scoprirli di persona e vivere l’atmosfera unica di Berlino, ti aspettiamo al punto di ritrovo delle nostre visite guidate di Berlino, il modo migliore per esplorare la città con una guida italiana.


Federica Ligarò risiede a Berlino dal 2013 dopo un soggiorno decennale in Gran Bretagna. È una Storica specializzata sul Terzo Reich e sulla Storia dell’Ebraismo.

Collabora con la Ong KlgA impiegata nella lotta all’antisemitismo nelle scuole tedesche e conduce visite guidate finalizzate alla memoria storica, all’interno di molti musei di Berlino come il Deutsches Historisches Museum, il Jüdisches Museum, nei memoriali degli ex campi di concentramento e con noi di GUIDEinTOUR.



Per scoprire ulteriori dettagli sull’autrice di questo articolo, ti invitiamo a visitare il suo profilo con un semplice clic: Federica Ligarò.

I memoriali sovietici a Berlino: Treptow, Pankow e Tiergarten.

A Berlino si trovano imponenti memoriali sovietici costruiti dopo la Seconda Guerra Mondiale per onorare i soldati dell’Armata Rossa caduti durante la Battaglia di Berlino.

Sono visitabili ancora oggi e rappresentano una tappa fondamentale per comprendere la storia del Novecento.
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